Recensione/ Sonic Riders (Xbox)

Il porcospino blu di Sega si dà all'air board, in un nuovo spin off che non si accontenta di scimmiottare Mario Kart e cloni, ma che propone una serie di interessanti novità. Se da un lato il concept è analogo ai tanti giochi di corse della mascotte Nintendo, il nuovo mezzo di trasporto ha dato l'opportunità al Sonic Team di elaborare un gameplay più intricato, sacrificando, però, l'immediatezza. Sonic snobba nuovamente le quattroruote, questa volta per affidarsi a un air board, una tavola che fluttua a qualche centimetro dal terreno, presa direttamente da Ritorno al Futuro parte II. Il sistema di controllo appare fin da subito più complesso degli altri titoli del genere, in cui normalmente ci si limita a tenere premuto il pulsante dell'acceleratore.

I movimenti dei personaggi sono fortemente influenzati dall'inerzia della tavola volante, rendendo necessarie diverse gare prima di entrare in piena confidenza con lo spirito del gioco. Come in F-Zero e in WipeOut, i grilletti dorsali aiutano a eseguire le curve più spigolose, dando una brusca spinta laterale al personaggio, con un effetto del tutto inconsueto. Da SSX, invece, arrivano i vari trick eseguibili con semplici movimenti della leva analogica sinistra. La tavola si muove grazie a una riserva di aria, che si esaurisce col tempo e man mano che si usano il turbo o i freni laterali. Per ripristinare la riserva, occorre infilare una sequenza di trick - peraltro eseguibili solo in corrispondenza di alcune rampe - o sostare nelle stazioni di rifornimento. Ottima l'idea di infilarsi nella scia di un altro personaggio, in cui è possibile scatenarsi in ulteriori trick.

Sonic Riders tenta di rielaborare un genere che negli anni ha avuto poco da dire. Il risultato è apprezzabile, ma la complessità del gioco può portare a diversi momenti di frustazione. Si ha l'impressione che il gameplay sia innaturalmente complicato e che alcune novità non siano state organizzate al meglio. Il giudizio dettato da una sessione di pochi minuti di gioco non può essere che negativo. Basta un'occhiata a GameRankings per accorgersi che la critica non ha amato Sonic Riders: le valutazioni sono indice di un titolo mediocre. Le maggiori critiche vengono mosse alla complessità del sistema di gioco, giudicata eccessiva. Eurogamer, addirittura, fa riferimento all'assenza di istruzioni sul gioco, quando dalle opzioni si può avviare un utile tutorial.

Come era già successo con Shadow the Hedgehog, ritengo tali commenti il risultato di uno scarso approfondimento della struttura di gioco. Una volta presa confidenza con il sistema di gioco, con i controlli e con la riserva d'aria, infatti, Sonic Riders si rivela un titolo sì impegnativo, ma giocabile e divertente. Le gare sono fluide e adrenaliniche, il design delle piste rivela scorciatoie differenti a seconda delle abilità dei vari personaggi in gara. La difficoltà è ben bilanciata, rendendo le varie corse avvincenti fino in fondo. Dal punto di vista tecnico, Sonic Riders si difende bene e, nonostante non fletta i muscoli della console Microsoft, può contare su una fluidità eccellente.

Le modalità di gioco sono piuttosto standard, anche se è stato aggiunto un negozio in cui acquistare nuove tavole spendendo gli anelli raccolti sul percorso. Le opzioni multiplayer sono limitate allo schermo condiviso a quattro giocatori, peccato per l'assenza del supporto di Xbox Live. Seppur lontano dalla perfezione, Sonic Riders è un buon titolo, che merita l'attenzione dei fan della mascotte Sega e non. Bisogna abbandonare le abitudini dettate dai giochi di corse semplici e immediati, ma le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.

Link:
[Sito ufficiale]
[Eurogamer: la recensione frettolosa]

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