Recensione/ Kung Fu Rider

Quando due eroi improvvisati si trovano inseguiti dalla mafia, la miglior difesa è darsela a gambe... oppure lanciarsi in discesa su una sedia da ufficio. PlayStation Move è messo alla prova nelle rocambolesche città orientali, ne varrà la pena?

Kung Fu Rider
Sviluppatore: SCE Japan Studio
Editore: Sony Computer Entertainment Europe
Distributore: Sony Computer Entertainment Italia
Genere: Corse
Piattaforma: PlayStation 3
Titoli correlati: Sports Champions (PlayStation 3); Sonic and the Secret Rings (Wii)

Sedia a rotelle

Fra i titoli di lancio, Kung Fu Rider è di certo il più stravagante. Per ragioni ignote, Tobin e Karin devono fuggire dalla mafia locale e mettersi in salvo raggiungendo il proprio ufficio mobile... a cavallo di una sedia per ufficio. O di una batteria, di un'aspirapolvere e altri oggetti poco convenzionali districandosi fra le strade cittadine. Un concept che ben si sposa con la demenzialità dei personaggi - le espressioni sono esilaranti - e con la meccanica di gioco, che vede i due protagonisti saltare, evitare ostacoli, scivolare sulle transenne come avessero uno skateboard ai piedi e soprattutto lanciarsi in fenomenali mosse di kung fu. Fra i titoli di lancio, però, Kung Fu Rider è quello che riesce meno nell'implementare PlayStation Move.

L'elogiabile precisione e velocità del controller di movimento Sony qui viene meno e a complicare le cose vi è un sistema di controllo inutilmente complicato che rende un titolo scanzonato una vera gatta da pelare. Tutti i tasti e i movimenti possibili corrispondono a un'azione differente, non sempre interpretata però nel modo corretto. Muovendo il controller verso il basso con movimenti sussultori permette di accelerare l'andatura, ma spesso ci si ritrova a saltare - che corrisponderebbe al movimento verso l'alto - o a inserire il turbo - che dovrebbe attivarsi avvicinando il controller al televisore. L'arbitrarietà dei controlli poco si sposa con la velocità d'azione richiesta soprattutto nei livelli avanzati, in cui ogni anfratto costituisce un pericolo che costringe a procedere per tentativi.


Frustrante più che divertente, Kung Fu Rider irrita anche per le lunghe animazioni delle cadute, oppure per la tendenza a schiantarsi anche dopo aver superato correttamente un avversario. E' un peccato, in quanto sulla carta sarebbe potuto essere un titolo accattivante, considerando la realizzazione tecnica più che buona e la presenza di scorciatoie multiple che conducono all'arrivo. Invece ci ritroviamo fra le mani un titolo che non solo non è divertente, ma che non riesce nemmeno a sfruttare a dovere le particolarità di PlayStation Move.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: concept bizzarro; realizzazione tecnica piacevole
Replay Value: scarso. Si conclude in poche ore, dopodichè lo si accantona senza rimedio
Aspetti Negativi: controlli poco reattivi e complicati; frustrante; si procede per tentativi
In Sintesi: Kung Fu Riders non è il miglior esempio di come promuovere una nuova periferica

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